Lunedì 23 Gennaio 2012 - ore 17:30 - Auditorium della Fondazione Il Concilio Vaticano II e i problemi della Chiesa postconciliare
Presentazione dei saggi di Roberto De Mattei
R. de Mattei, Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta (Lindau, 2010)
vincitore del Premio Acqui Storia 2011, sezione storico-scientifica
R. de Mattei, Apologia della Tradizione (Lindau 2011)
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A cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II, la controversia circa la corretta ermeneutica conciliare è più vivace che mai e la disputa non è certo conclusa. Al dibattito in corso, Roberto de Mattei, offre il contributo non del teologo, ma dello storico, attraverso una rigorosa ricostruzione dell’evento, delle sue radici e delle sue conseguenze, basata soprattutto su documenti di archivio, diari, corrispondenze e testimonianze di coloro che ne furono i protagonisti. Dal quadro documentato e appassionante tracciato dall’Autore emerge una «storia mai scritta» del Vaticano II che aiuta a comprendere non solo le vicende di ieri ma anche i problemi religiosi della Chiesa di oggi.
Come ha sottolineato la Giuria del Premio Acqui Storia 2011, «il volume di de Mattei costituisce un’originale e completa ricostruzione del Concilio Vaticano II, in una prospettiva storiografica attenta anche al contesto generale dell’epoca e non solo alle vicende ecclesiali e teologiche, queste ultime peraltro trattate con grande competenza. Tesi centrale è la critica dell’adeguamento della Chiesa cattolica alla modernità proprio alla vigilia della crisi di essa. Basata su un’ampia letteratura e su ricerche d’archivio, l’opera si colloca in maniera originale nel dibattito sulla continuità o rottura rappresentata dal Concilio. Di particolare interesse la ricostruzione della mancata condanna del comunismo.»
Secondo de Mattei, «la storia del Concilio è da riscrivere, o almeno da completare». In tale spirito, l’Autore propone «una storia del Concilio, “mai scritta”, non tanto per la novità delle testimonianze e degli episodi che ne emergono, quanto per la nuova ricostruzione e interpretazione dei fatti che viene offerta. Vero storico non è né il ricercatore che “scova” nuovi documenti, né il “cronista” che affastella quelli già conosciuti, ma colui che, basandosi sulla documentazione edita o inedita a sua disposizione, è capace di ordinarla, di comprenderla, di narrarla, inquadrando le vicende in una filosofia della storia che, per lo storico cattolico, è innanzitutto una teologia della storia».
Roberto de Mattei (Roma, 1948) insegna Storia Moderna e Storia del Cristianesimo presso l’Università Europea di Roma, dove è preside dell’ambito di Scienze Storiche. È presidente della Fondazione Lepanto. È membro dei Consigli Direttivi dell’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea e del Consiglio Direttivo della Società Geografica Italiana. Tra il 2003 e il 2011 è stato vice-presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche con delega nel settore delle Scienze Umane; membro del Board of Guarantees della Italian Academy presso la Columbia University di New York (2005-2011); Consigliere per le questioni internazionali del Governo Italiano (2002-2006). È autore di libri e pubblicazioni tradotte in varie lingue e collaboratore di giornali e riviste italiane e straniere. Dirige le riviste “Radici Cristiane” e “Nova Historica” e l’agenzia di informazione “Corrispondenza Romana”.
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