Sabato 21 Maggio 2011 - ore 17:30 - Auditorium della Fondazione Il Tesoro di Sant’Oreste (Ed. Sabinae)
Presentazione del volume
di Aurelio Santopadre
Sarà presente l’autore
Coordina l’incontro Fausto Frontini
Sono previsti intermezzi musicali
Dopo l’8 settembre del 1943 i tedeschi requisirono dalla Banca d’Italia circa 120 tonnellate d’oro. Una parte dell’oro Italiano (circa 64 tonnellate) rimasto in possesso della Reichsbank (la Banca Nazionale Tedesca), viene ritrovato dagli americani in una miniera di sale nei pressi della cittadina di Merkers, dove era stato trasferito per sottrarlo alle truppe russe che stavano per occupare Berlino, nello stesso periodo, un’altra parte (due tonnellate) di quell’oro viene ritrovato dagli inglesi nello Schleswing Holstein. Infine, altre cinque tonnellate furono ritrovate in Austria dagli americani, ma vennero consegnate per errore alla Banca Austriaca e solo nel 1950 restituite all’Italia che le versò nelle casse della commissione tripartita.
Dei circa 120.000 kg di oro italiano trafugato dai nazisti ne mancano all’appello quasi 950 kg; su dove sia finito questo tesoro sono fiorite numerose leggende, una tra le più accreditate vuole che quest’oro sia stato nascosto dai tedeschi in ritirata in una delle innumerevoli grotte carsiche che costellano il monte Soratte nei pressi della capitale. Persino il governo italiano ha dato credito a quella leggenda organizzando nel dopoguerra delle ricerche ufficiali su quel monte, con uomini e mezzi del Genio Militare, ma non è mai stato ritrovato nemmeno un grammo d’oro.
La storia narrata in questo libro prova a dare una spiegazione, che naturalmente è di fantasia, su dove possa essere finito.
|