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Eventi Auditorium Piacenza

In questa sezione del sito è possibile consultare tutti gli eventi promossi e organizzati dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.



Responsabile Eventi in Fondazione

Dott.ssa Tiziana Libé
Telefono: 0523.311116
Fax: 0523.311190

E-mail: presidenza@lafondazione.com


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15 Giugno 2012

1 evento presente

ore 21:00 - Auditorium della Fondazione

Musiche nuove a Piacenza | Associazione Novecento

Namaste Trio

Musiche nuove a Piacenza | Associazione Novecento

Namasté è una parola Hindi, letteralmente significa “mi inchino a te”, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità di ognuno di noi. Namasté, trio crossover fra Occidente e Oriente, riporterà gli ascoltatori ad uno specifico spaccato della storia musicale recente, quello che - con le significative anticipazioni di John Cage fin dagli anni Cinquanta - ha visto numerosi compositori americani abbracciare le filosofie e le pratiche zen ed estremorientali, tradizione musicale indiana in primis. Il processo, venuto prepotentemente alla ribalta negli anni Sessanta e Settanta e a suo modo responsabile dello sviluppo di una world music tuttora assai prosperosa e prolifica, non si è però svolto a senso unico. Se da una parte Terry Riley si fa seguace dal 1970 al ‘96 del maestro indiano Pandit Pran Nath, approfondendo la teoria e la pratica dei raga, e Lou Harrison si applica nella composizione per le orchestre dei gamelan giavanesi, il grande maestro indiano Ravi Shankar e il giapponese Toru Takemitsu volgono viceversa lo sguardo all’Occidente, l’uno facendosi ambasciatore di successo della propria cultura musicale nel mondo, l’altro abbracciando nelle sue composizioni l’idioma di tradizione europea. Prima tappa di questo singolare percorso di ascolto Cantos desiertos di Terry Riley fa parte di un ciclo più ampio, interamente dedicato alla chitarra (sola o con altri strumenti), intitolato “Il libro di Abbeyozzud” (il nome è una parola senza senso inventata dallo stesso compositore ndr). Il ciclo dovrà comprendere 26 brani, tutti con titoli in spagnolo, ciascuno iniziante con una diversa lettera dell’alfabeto. Francesco en Paraiso, un brano caratterizzato da stilemi quasi bachiani, è dedicato a un amico dell’autore morto di aids. Canción Desierto è basato su una melodiaindiana in cui all’inizio la chitarra produce particolari suoni percussivi, e di cui Quijote (il sognatore) propone una serie di variazioni. Toward the Sea è stato, invece, commissionato a Toru Takemitsu nel 1981 da Greenpeace per la campagna “Salviamo le balene”. L’opera è divisa in tre sezioni, tutte più o meno riferite al Moby Dick di Melville. Scritto in un periodo in cui Takemitsu stava riavvicinandosi alla tonalità dopo un periodo di sperimentazione, si basa in gran parte su un motivo derivato dall’interpretazione secondo la notazione musicale tedesca delle lettere S-E-A: mi bemolle-mi-la. Lou Harrison approfondisce una interessante ricerca sull’armonia. Avalokiteshvara (1964), basato su un modo coreano, è intitolato al Buddha della compassione. Si potrebbe definire ‘la risposta indiana al basso albertino’: i suoni della nota dorma sono suonati tra le note della melodia, dando luogo a un perpetuum mobile. Infine L’aube enchantée di Ravi Shankar si basa sul raga todi, tradizionalmente associato alle ore del mattino. Il brano inizia con una sezione lenta e meditativa che si trasforma poi in una sezione di variazioni di carattere più fortemente ritmico che conduce a un crescendo finale.

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