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Anno 2012

Leap Laboratorio Energia ed Ambiente di Piacenza

Progetto di ricerca Cattura di CO2 da fonti fossili

Leap Laboratorio Energia ed Ambiente di PiacenzaIl nuovo intervento a favore del Leap è relativo al progetto di ricerca Cattura di CO2 da fonti fossili: valutazione sperimentale delle proprietà termodinamiche a base di CO2. Le ricadute attese sono relative alla generazione elettrica, in primo luogo, ma anche alla produzione di cemento e acciaio e industrie di processo in genere. Si tratta di un progetto triennale. Alla Fondazione è chiesto di contribuire con circa la metà del costo del progetto.
Le ben note preoccupazioni circa la sostenibilità del sistema economico e i cambiamenti climatici indotti dalle emissioni di gas serra stanno promuovendo impegni sempre più cogenti da parte di tutti i governi mondiali verso un suo contenimento.
A livello europeo, tale impegno è sintetizzato dalla formula “20-20-20” che impegna i paesi aderenti all’Unione a ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.
Nello sforzo di raggiungere tali obiettivi, grandi sforzi vengono rivolti verso lo sviluppo di tecnologie economicamente competitive per la cattura della CO2 prodotta da fonti primarie di origine fossile (CCS, per “CO2 Capture & Sequestration”). In risposta a questo bisogno, il parlamento europeo ha emanato la direttiva 2009/31/CE che istituisce un quadro giuridico per lo stoccaggio geologico ambientalmente sicuro di biossido di carbonio (CO2) e ha contestualmente stabilito di sovvenzionare i primi impianti volti a dimostrare la fattibilità tecnica e l’affidabilità dell’applicazione della CCS su grande scala con i proventi generati dalla vendita dei permessi di emissione. Nel nostro Paese le fonti fossili costituiscono oltre l’85% della disponibilità di fonti primarie e contribuiscono per quasi il 75% alla produzione di energia elettrica. Viste le difficoltà tecniche, economiche, ambientali e normative nel procedere alla riconversione del parco di generazione verso tecnologie a basse emissioni di gas serra (in primo luogo nucleare e rinnovabili), appare chiaro come la CCS può ritagliarsi un ruolo privilegiato nel raggiungimento degli obiettivi che la comunità internazionale si è posta in tema di contenimento delle emissioni di gas serra. La CCS permette infatti di sfruttare adeguatamente i grandissimi investimenti già effettuati e le conoscenze maturate nel campo della ricerca, estrazione, trasporto e conversione dei combustibili fossili, pur riducendo sostanzialmente il loro impatto a livello ambientale.

Nel 2012 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito al progetto con un sostegno di 102.000,00 €.

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